Quanti anni deve avere una moto per essere definita d’epoca? Sono in molti a chiederselo. Scopriamo quindi insieme tutti i dettagli del mondo delle moto d’epoca: quali sono i registri a cui iscrivere la moto, come funziona l’assicurazione e quali sono alcuni vantaggi economici. Ecco tutte le informazioni utili per chi sogna di avere una moto d’epoca.
Una moto diventa d’epoca dopo vent’anni dalla prima immatricolazione, anno che dovrebbe coincidere con quello della costruzione del veicolo. Il fattore tempo però non è l’unico che viene preso in considerazione; infatti è necessario che la moto sia tenuta in ottime condizioni o restaurata in base al modello originale o ad esso conforme. A regolare le caratteristiche che deve avere una moto per diventare storica o d’epoca è l'art. 60, comma 2 e 4, del Codice della Strada, in cui si indicano le seguenti due categorie:
Per le moto d’epoca o di interesse storico e collezionistico sono presenti alcune agevolazioni economiche.
Tra queste ricordiamo che le tasse automobilistiche non sono previste per le moto che hanno più di trent’anni, mentre per quelle che hanno tra i venti e i ventinove anni, con il certificato di rilevanza storica, sono ridotte del 50%. Ti consigliamo, in caso d’acquisto, di verificare con attenzione i regolamenti regionali poiché possono prevedere anche altre agevolazioni. Ci sono dei vantaggi legati anche al bollo, infatti per le moto con più di trent’anni è prevista l’esenzione totale che subentra in maniera automatica anche se non è stata fatta l’iscrizione ad uno dei registri sopra ufficiali.
Per attivare l’assicurazione di una moto d’epoca è necessario rispettare dei requisiti minimi.
In primo luogo la moto deve essere regolarmente immatricolata, poi, deve essere registrata all’ASI, l’Automotoclub Storico Italiano, oppure alla FMI, la Federazione Motociclistica Italiana. Invece le moto destinate esclusivamente all’esposizione non sono più inserite nel PRA e non possono circolare se non in occasioni precise e specifiche autorizzate dalla Motorizzazione Civile. Un altro aspetto fondamentale per stipulare l’assicurazione è la puntualità delle revisioni obbligatorie, che devono essere svolte ogni due anni.
Per quanto riguarda il proprietario della moto, è necessario che abbia compiuto almeno 23 anni.
I registri riconosciuti per le moto d’epoca sono cinque: ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI. Per attivare l’assicurazione è necessario che la moto sia iscritta all’ASI o alla FMI. Come si iscrive una moto d’epoca a uno di questi registri? L’iscrizione all’ASI è la più semplice, poiché chiunque abbia compiuto vent’anni può iscrivere la propria moto d’epoca pagando una quota per il tesseramento di circa 100 € e le sedi legate al club sono numerose in tutta Italia, poiché l’ASI è una federazione nazionale. Il registro storico FMI è più selettivo e accetta solo moto che sono ben conservate o restaurate in base all’originale. C’è una commissione che valuta le condizioni della moto prima di accettare l’inserimento al registro. Le procedure variano se la moto è iscritta al PRA e se le informazioni e i dati tecnici corrispondono o meno a quanto indicato nel libretto di circolazione. Chi richiede l’iscrizione deve essere tesserato FMI ed essere possessore ufficiale della moto; nel caso di una società, è necessario che se ne occupi il rappresentante legale in possesso della tessera dell’associazione. Vuoi comprare una moto d’epoca? Ora che hai scoperto quali sono i passi principali, non resta che acquistarla!