È il sogno di molti: girare il mondo a bordo di un camper, vivere la natura come non sarebbe possibile fare in altri modi ed essere liberi di spostarsi senza programmi, con la certezza di avere sempre un tetto sopra la testa. E gli amanti del fai da te non hanno dubbi: la soddisfazione di trasformare un furgone in un camper in totale autonomia, o quasi, non ha eguali. Ma quali sono i passaggi da seguire, i costi da sostenere e le informazioni da conoscere, prima di cominciare questa avventura? Vediamo insieme come camperizzare un furgone.
Per iniziare a capire come camperizzare un furgone, dobbiamo partire dalle basi: la scelta del furgone da trasformare nel nostro fedele compagno di viaggio. Gli aspetti da valutare sono tanti e molto soggettivi, a partire dal numero di persone che dovranno essere ospitate all’interno del furgone camperizzato.
Siamo da soli o in coppia? Abbiamo una famiglia da portare con noi o qualche animale domestico? Più persone dovremo ospitare, più grande dovrà essere il furgone da trasformare in camper. Un Opel Vivaro o un Volkswagen T4, ad esempio, possono essere sufficienti per una coppia, mentre una famiglia più grande dovrà orientarsi su veicoli più spaziosi, come Iveco Daily, Renault Master o Ford Transit Custom.
Nella scelta del furgone da camperizzare dobbiamo inoltre considerare la necessità di allestire gli spazi e di trasportare attrezzature ingombranti per sport o altre attività, le difficoltà nel trovare parcheggio, soprattutto se vogliamo visitare grandi città, e la possibilità di godere di panorami e viste mozzafiato anche durante le ore di viaggio. Un furgone già dotato di molte finestre, ad esempio, ci limiterà un po’ nell’arredamento e nell’isolamento termico, mentre un furgone senza vetri, come il Fiat Ducato base, rischierà di dare un senso di claustrofobia a chi non si trova alla guida ma allo stesso tempo ci limiterà molto meno nelle fasi di allestimento.
Abbiamo trovato il furgone che ci sembra più adatto alle nostre esigenze. Bene, siamo soltanto all’inizio dell’avventura. Camperizzare un furgone non è un’impresa facile anche se alla fine la soddisfazione sarà davvero impagabile. La progettazione richiede molta attenzione, così da ridurre al minimo il rischio di imprevisti durante le fasi successive.
Misure precise alla mano, dobbiamo:
Altrettanto importante è iniziare a fare una stima il più precisa possibile dei costi da sostenere per realizzare un progetto così ambizioso come quello di camperizzare un furgone. Quanto siamo disposti a spendere? Fissare un budget di massima ci aiuta a scegliere le soluzioni più adatte alla nostra disponibilità e a capire quali attività possiamo eseguire in totale autonomia e per quali, invece, dobbiamo rivolgerci ad un esperto.
È difficile rispondere alla domanda “quanto costa camperizzare un furgone”, perché gli aspetti da valutare sono davvero tanti e molto soggettivi, a cominciare dal costo del furgone che si intende usare, a meno che non ne abbiate già uno a disposizione.
Se escludiamo l’acquisto del furgone, possiamo partire da una cifra minima di 1.000/1.500 euro per una camperizzazione base fino a cifre che possono sfiorare anche i 10.000 euro per avere un veicolo più elaborato e con attrezzature più complesse al suo interno. Se si ha intenzione di fare molto in autonomia e spendere un po’ di tempo in più nella ricerca di materiali economici, potremmo cavarcela con una spesa media di 3.500 euro, sempre escluso il costo del furgone e, altro punto fondamentale, i costi burocratici per l’omologazione.
Chi vuole lanciarsi nell’avventura di camperizzare un furgone deve sapere che purtroppo la burocrazia non rende la vita facile anche a chi è armato di tanta pazienza e buona volontà. In Italia, cambiare categoria di un veicolo da N1 (trasporto cose) a M1 (trasporto persone) è riservato a poche casistiche ben definite e questo non include trasformazioni effettuate da privati.
Le strade da percorrere possono essere due. Preso atto della legislazione italiana, possiamo acquistare un furgone già immatricolato come M1, svuotarlo del tutto e riconvertirlo secondo i nostri gusti. Oppure possiamo approfittare della legislazione tedesca, più semplice e chiara per queste procedure, acquistare in Germania il furgone da convertire in camper (il veicolo deve avere una targa tedesca ed esser stato immatricolato nel Paese), portarlo in Italia per il tempo necessario alla sua trasformazione e poi tornare in Germania per sbrigare le pratiche burocratiche. Solo a quel punto, una volta che in Germania, in modo del tutto legale, sarà stato effettuato il cambio di categoria, potremo procedere in Italia alla nazionalizzazione del camper.
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